In ricordo di

Maria Tilde Bettetini, scomparsa domenica 13 ottobre 2019, tra le fondatrici del Centro di Ricerca Interuniversitario ‘Culture di Genere’.

Ricordare Maria significa anche ricordare i colori con cui si vestiva: le sciarpe, i golf, le gonne che indossava e che non erano mai banalmente grigie o nere. E mi piace pensare che quei colori riflettevano la sua gioia di vivere. Mai una lamentela nonostante la malattia, mai uno sguardo cupo o triste, Maria era così e sia i colleghi in IULM sia il Centro Interuniversitario ‘Culture di Genere’ la amavano proprio per questo, per la sua disponibilità, per la sua positività, per il suo impegno e per la sua passione. Te ne sei andata all’improvviso, amica mia; che la terra ti sia lieve.

Mauro Ferraresi, docente IULM e componente del consiglio scientifico del Centro ‘Culture di Genere’

Così Mauro Ferraresi, che tre anni fa ha sostituito Maria Tilde Bettetini nel consiglio scientifico del Centro di Ricerca Interuniversitario ‘Culture di Genere’ in rappresentanza dello IULM, ricorda nei giorni della sua scomparsa la cara amica Maria Bettetini. Tra le fondatrici del Centro, oltre che per un triennio apprezzata parte del suo consiglio scientifico, Maria ci mancherà molto. Abbiamo goduto in questi anni della sua presenza intelligente e sempre capace di visione prospettica (una virtù non così diffusa ai nostri giorni); della sua versatilità; del suo buon umore e del sorriso pronto in ogni occasione, anche nei momenti meno facili. Siamo state anche in questo molto fortunate. Accanto alla tristezza e al dolore per la sua scomparsa prematura, c’è dunque la gioia sincera di averla potuto conoscere, apprezzare di persona e non solo attraverso i suoi libri, di avere potuto condividere con lei un tratto importante di una strada comune. La relazione di stima e amicizia reciproche che abbiamo così costruito resterà nel tempo, indelebile. Un abbraccio Maria da tutte noi, con grandissimo affetto.

Carmen Leccardi, responsabile scientifica del Centro di Ricerca Interuniversitario ‘Culture di Genere’.

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